domenica 25 marzo 2012

Palermo, dove per mangiare si paga poco (2)


2. Tiracasciuni, via Colonna Rotta 5

Percorrete via Colonna Rotta verso piazza Indipendenza, superate la famosa pasticceria Cappello (quella della sette veli), dopo pochi passi sulla destra trovate una voragine. Qui, fin dal 1980, c'era la trattoria Tiracasciuni Ma non vi scoraggiate, proseguite e al numero civico 5 troverete il nuovo locale.

Tre anni fa, infatti, Maurizio Virzì ha dovuto trasferire l'attività che il padre Giovanni gestito con successo per 30 anni. Giovanni decise di dare questo nome al suo locale perchè proprio lui, intraprendente giovanotto, era il Tiracasciuni: trasportava un carretto con varie mercanzie tra cui anche il carbone.

Nei due piccoli ambienti ci sono 12 tavoli e una cinquantina di posti. Le tovaglie a quadretti bianchi e blu, anche se di carta, richiamano le tradizionali tovaglie dell'antica taverna. L'ambiente è caldo e accogliente,quasi familiare. Alle pareti Maurizio ha collocato tutti gli oggetti e i ricordi che hanno fatto la storia del tiracasciuni:
foto in bianco e nero, antichi utensili da cucina, quadri, botti in legno e tipici oggetti da taverna.

Re della cucina è Giovanni Virzì, che ha iniziato la sua carriera vendendo pane ca meusa proprio sul marciapiede in via Colonna Rotta . Mamma Concetta, depositaria della tradizionale saggezza culinaria della famiglia, viene spesso ad aiutare i figli.

La trattoria offre due tipi di menù: uno alla carta che vi mostreranno, soprattutto se non siete palermitani, e l'altro, più tipico, che Maurizio vi proporrà a voce.
Come antipasto della casa un ricco piatto con acciughe, olive, caponata, frittatine di ogni tipo, involtini di melanzana. Tra i primi linguine allo scoglio, pasta alla norma,pasta alla carbonara.
Come secondi involtini di pesce,involtini di carne, polpette.

Ma se il menù ancora non vi soddisfa, chiedete a Maurizio. E' in grado di offrirvi la pasta con le sarde e finocchietto selvatico, pasta con la glassa o con i broccoli arriminati e, ovviamente, la squisita pasta Tiracasciuni con sugo di salsiccia e melanzane. Tra i secondi il bollito, lo spezzatino e la specialità della casa : la frittura di pesce con gamberetti, calamari e cappuccetti.
Oltre al vino della casa, bianco o rosso, il locale vi offre un'ampia scelta di vini di qualità. Ma noi preferiamo sempre quello da taverna, voi fate come volete. Giunti al dolce, Maurizio vi consiglierà di uscire dal locale, fare 50 metri e rivolgervi alla famosa pasticceria Cappello.


Per un pasto completo non spenderete più di 13-15 euro, solo in contanti.
Il locale è frequentato da ogni tipo di clientela, e tra questi Maurizio ricorda Totò Cuffaro, Toti e Totino, Nino Martinez, e il primo palermitano ad essere entrato al GF.


La trattoria è aperta tutti i giorni ( inclusa la domenica) a pranzo dalle 12 alle 15 e il sabato anche a cena dalle 19 alle 23.

Telefono: 091 25 30 332
cellulare : 327 289 97 42



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Giovanni, nella sua storica trattoria


Pippo Vinci, Laura Picone, Alberto Pioppo

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