martedì 22 maggio 2012

Linosa , l'isola primigenia


Come........ un palloncino arancione che contiene i sogni dell'infanzia fatti solo d'aria....


Linosa

10 agosto 2009 Secondo giorno. I Faraglioni.
Qui il mare entra prepotente nella terra, forza le rocce vulcaniche, ricava passaggi sotterranei e infine affiora in piccole piscine naturali, popolate da strani pesci, paguri, molluschi e conchiglie.
Capita, a volte, che vi si immergano degli umani felici



12 agosto Quarto giorno. I Fili
Barcaiolo con canna non da pesca ci porta ai Fili, minima baia, per porte due scogli enormi lisci neri. Il nome, dalle rocce tagliate a filo di piombo, scure, il vento ha disegnato visi, di umani e mostri, eroi di una battaglia combattuta ere fa.
Il drago, precipitato in mare, lasciando soli emersi i denti aguzzi ormai inerte dorme sul fondo del mare, memoria e monito di pace.



13 agosto Quinto giorno
A Ponente la scogliera e precipita e scende morbida al mare, su di lei bocche spalancate in espressioni di dolore, o piacere, tessuta di righe marchio di ricordi sensazioni emozioni di un vissuto a me imperscrutabile così come mi è ignoto l'amore che spinge il mare ad andare verso la terra e poi ritrarsi e ancora e ancora.....
L'idea è ......che prenda qualcosa da lei, la faccia sua, trasformandola e portandola con sé nell'abisso per ......mai più restituirla



14 agosto Sesto giorno
L'energia dello spirito di quest'isola penetra dentro -impetuosa e prepotente- attraverso i cinque sensi, e altri ancora. Nessuna parte di me viene risparmiata, o rimane inesplorata.



14 agosto Sesto giorno. La Piscina
Perché qualcosa trovi spazio occorre che qualcos'altro vada perduto.
E così capita che la Piscina divenga sarcofago-custode, per sempre, della mia cavigliera. Simulacro di ciò che era e non è più, legata al mio corpo da tredici mesi, lucente testimone di tagli cicatrici lividi di una ...ricerca.
Del sé.
La parte per l'intero, la separazione che sottende all'unione
Scivola via e, per quanto la cerchiamo, la catenina rimane invisibile nel fondo. A me persa, io persa da me.
Sceglie, con profetica saggezza, di venire smarrita in uno splendido mausoleo.
Guardo il fondo per l'ultima volta. Poi mi allontano, un sorriso triste sulle labbra, nuova luce nei miei occhi
L'isola prende, l'isola dà

15 agosto Settimo giorno. La Baia del Conte
Sette esoterico, potente cifra cara alle streghe, segno-regno del Controllo
Domino il mare, oggi cupo e agitato acciaio, il cielo greve di nubi e lacrime, pensieri e paure. Sintonia. Mi rifletto
Conchiglie enormi di rocce precipitate, vuoti gusci a cui è stato tolto il prezioso interno.
Pietre somiglianti a carcasse di delfini riposano l'ultimo sonno sulla costa di scogli
Tutti i mari hanno attraversato, i delfini, riempiendo le profondità con i loro suoni giocosi, dicendosi parole ed emozioni anche da distanze remote
La leggenda dell'oceano narra che i delfini vivono in due, per sempre, e se uno muore l'altro si toglie la vita arenandosi in attesa dell'ultimo respiro
Non male di vivere, ma gioia e dedizione del desiderio
E' l'unico modo di amare che conoscono.



16 agosto Ottavo giorno
Quella notte una matita di Luna, galassie e costellazioni le uniche luci.
Oltre il falò
Intorno siedono i Rom, occhi visionari pelli scurite abiti lacerati dal lungo vagare sulla terra di uomini senza terra passato o credo
La zingara balla, una danza lenta e fluida, il suo corpo obbedisce all'imperio dei sensuali tamburi
Oltre sé, al di là di sé
E' la Donna e l'Amante, la Madre e la Figlia, la Sorella e l'Amica
La Fine e l' Inizio
E la terra accoglie i suoi piedi-radici, la carezza del cielo gli occhi delle stelle su di lei, l'abbraccio del vento dà i brividi, il mare entra in lei e la culla nel sonno
"Io sono parte della Natura, la Natura è parte di me"
Un altro spazio .....un altro tempo
Lascia che sia.......
.....la libertà del sogno



17 Agosto Nono giorno. La Baia del Conte
Le rocce segnate da faglie, colorate di stigma arrugginite, rese imperfette da piccole grotte e asperità, natura viva e cuore dei viventi, marcata -per sempre- da sentimenti emozioni dolori gioie speranze sconfitte a tutti visibili
Il Vento ne ha impedito il pudore
Due i venti, caldo scirocco che alimenta il sogno e illude i desideri, più fresco ponente augurio di ragione e pacatezza, istinto di sopravvivenza e ricerca di una splendida "normalità"
Infine
Gli occhi aperti al sole, la pelle vibra di brezza di mare, la musica del corpo e l'anima torna a danzare
Com'era l'albero così sarà il frutto....dolce pensiero di vivere tutto
Che, dopo la lunga notte, sia giorno. E ancora giorno
Infine un sentiero illuminato ai miei piedi. Lo percorreranno....
So soltanto, con certezza, che .....qualcosa è cambiato



18 agosto Decimo giorno. I Faraglioni
Falangi di dita rese ossute scarnificate dal lungo penoso scavare nel sommerso per -alla fine- venir fuori. Creature sottomarine siamo, buie, incapaci di testimoniare se stesse, perduto il coraggio di raccontare sì le speranze, ma non i fallimenti, sì le gioie ma non le fobie, sì il dolore, ma non il piacere
Un chiodo si tende, inaspettato, verso il sole, quasi a lasciarsi baciare di più. Il mare lo afferra, ma non lo trattiene
Faraglioni faraoni, potenti della terra, inermi incapaci di assicurarsi, e mantenere a sé, ogni forma di pace armonia felicità.
L'illuminazione delle luce dura un attimo, poi svanisce, per lasciare tutti, e ogni cosa, al buio



19 agosto Undicesimo giorno. Ultimo
Faraglioni Faraoni
Mortali che raccolsero la sfida e vinsero l'Immortalità, grandi gesta donate alla Storia, e ai venturi
Disarmati falliti nella meta più grande, ancorché la più piccola: la ricerca della pace, la conquista della felicità
Violato il riposo, profanati affetti e passioni e ideali, nessuna pietà per le anime e i corpi messi a nudo, tutto di loro venne svelato.
Più degno sarebbe stato: "Null'altro è dato di sapere".
Inviolata rimanga ora l' anima, al sicuro buio tornino i desideri, trovi riparo il cuore....altrove, lontano da....
Nessuna voce o canto o poesia
Solo, sacro e improfanabile, regni il Silenzio, pietà dei vinti, onori alla resa
E poi torni la quiete
"Null'altro è dato di sapere"
Amen
"Sentire tutto in tutte le maniere,
vivere tutto da tutte le parti,
essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo..."
Hernan de Pessoa
"Noi parliamo di ciò che vediamo, leggiamo, di ciò che è reale..... non di ciò che proviamo. Le parole i fatti sono reali e si possono dire. Emozioni sensazioni, no, quelli non sono reali......"
“Trilogia della città di K”. Agotha Kristoff
Un giorno e un'ora




8 commenti:

Anonimo ha detto...

"L'essenziale è invisibile agli occhi"
antoine de saint exupery

Anonimo ha detto...

Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio,il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.
Alessandro Conte di Cagliostro.

Anonimo ha detto...

"Sarcasmo: L'ultimo rifugio per le persone modeste e caste quando l'intimità della loro anima è stata invadentemente violata."
Fedor Dostoevskij

Anonimo ha detto...

sei brava io non riuscirei a esprimermi così

paco

Anonimo ha detto...

Ti prego, svelaci la ricetta segreta di quelle pasticche che ti prendi prima di scrivere

Blow ha detto...

pasticche? no credo potrebbe trattarsi di ottimo Manali dell'Hymachal Pradesh, oppure di Roha Beliziana o forse chissà di un fantastico 00 marocchino (si,sono preparato!)ma...ma sono certo che alla fine si tratti solo di cuore e capacità "alta"di scrittura,dote che hanno in pochi...c'è gente che non basterebbero tutte le "pasticche"del mondo e non riuscirebbero lo stesso a copiare l'elenco telefonico..no?

Anonimo ha detto...

il moderato bevitore di vino tende all'allegria, alla socializzazione, il bevitore di birra ha una ubriacatura più profonda; il bevitore di assenzio è invece perso nelle sue fantasticherie, la sua creatività aumenta ed anche per questo divenne la bevanda preferita fra gli artisti.
forse è consumatrice di assenzio ,chissà...

Anonimo ha detto...

o è solo una squinternata ,chissà...