lunedì 20 agosto 2012

L'angolo delle stelle


... superato il piano della fate , i nostri eroi arrivarono all'angolo delle stelle..
Sembra l'incipit di una fiaba e invece è l'inizio di un mondano week end trascorso in una amena località siciliana.

Tutto era stato previsto ed organizzato alla perfezione, persino la presenza di un bambino (uno solo, per carità) che evrebbe dato alibi a chi si fosse comportato da irresponsabile. Giocare con un bimbo ti consente di fare e dire cose che a 50 anni nessuno ti perdonerebbe mai!

Ma qualcosa è andato storto come lo smarrimento di un cellulare (fine della fiaba), la morte di una biscia soffocata dalla lucertola che aveva appena ingoiato (orribile visione), l'odore acre di un uovo di oca fritto alle otto del mattino (e mangiato) e la tortura inferta ad un sassofonista vegetariano costretto a cuocere sulla brace 8 chili di carne bovina e suina.

Il venerdì scorre sereno fino alla sera quando il cielo stellato della notte di San Lorenzo offre il meglio di se. Miliardi di miliardi di stelle popolano la volta nera dell'universo visibile. Ma oddio ci fosse uno che ne capisca qualche cosa. Uno capace di distinguere un pianeta da una stella, una costellazione da un ragno. Una nuvola dalla via Lattea.

Ci si limita, allora, alla ricerca di stelle (!?) cadenti. Io ne vedo una sola in 4 ore di torcicollo all'insù e lo comunico agli altri con entusiasmo. Agli altri che subito mi cazzìano ".. ma no, stupido, non lo devi dire! Ora il tuo desiderio non si avvererà. MAI! Ben ti sta! Cretino" E meno male che non si avvererà. Io, con molta superficialità, avevo desiderato un viaggio in Norvegia. Ed ora non ci andrò più risparmiando ben 2.350 euro di viaggio più 500 di supplemento per la camera singola.
Prima di andare a letto una bella schitarrata anni '70 assoltamente inascoltata dai 6/7 del gruppo che aveva altro da fare.

Il sabato mattina viene trascorso on the road facendo la spola con il vicino paese per acquistare ettolitri di vino nero di paese (che non berremo) , acquistare quotidiani di sinistra (che non leggeremo), raccogliere acqua fresca e aulentissima alla vecchia fontana (che ha cambiato colore) e parlare con i vecchi del paese di cui presto prenderemo il posto sulle lunghissime panchine di cui è disseminato tutto il centro storico del piccolo borgo madonita (ossia delle Madonie cdr) . Si trova anche il tempo per dare del pane duro (ma proprio duro) a un asinello (di quindici che lei ne ha) ed a sette cavalli bradi incontrati lungo il percorso.

Sabato sera arrivano 10 o 15 ospiti che, aggiunti ai 7 residenti , trasformano l'angolo delle stelle in una allegra mangiata di carne. Quintali di carne.
Ma mentre si attende la salsiccia cucinata con odio dal cuoco vegetariano , qualcuno che conosce tutti (tranne me), si accorge che mancano due ospiti. Li chiamano al cellulare. Si sono persi. Con il buio non trovano l'ingresso del poderoso casolare.

Mi viene una idea ".. ditegli che andrò a mettere una fiaccola sul ciglio della strada". Detto fatto. Acchiappo una fiaccola alla citronella (già accesa) e corro verso il ciglio della strada a mo' di tedoforo. Ma mentre i tedofori professionisti maneggiano fiaccole di sicurezza io ho in mano una cosa che cola cera liquida bollente. E la sua luce mi oscura il cammino. Incurante del bruciore e della cecità mi affretto a raggiungere il luogo convenuto per apporre il segnale concordato. Ma, ahinoi, la macchina con i dispersi sfreccia veloce incurante della fiaccola in movimento.

Ma il tedoforo deve portare a termine il suo compito e, pur privo di un avambraccio (cotto dalla cera), deposita la fiammella lì dove aveva lui stesso deciso di porla. Finalmente i due dispersi si accorgono della fiaccola ed entrano trionfanti al casolare dove sono accolti con gioia dagli amici "..bravi ce l'avete fatta, siete in gamba, ma come avete fatto al buio?..) E nessuno si occupa del dramma che sta vivendo il tedoforo oramai menomato a vita.

La cena volge al termine e anche oggi giunge il momento di guardare le stelle. Ma la lagnusìa regna sovrana e tutti esultano alla notizia che " ... no oggi le stelle non si vedono.... troppe nuvole... c'è foschia.. ma oggi non è san lorenzo." Insomma tutto in fiducia di un anonimo bollettino meteorologico, senza alzare gli occhi al cielo e senza andare lì dietro la stalla dei buoi al riparo della luce arificiale, fino all'angolo delle stelle.

pippo vinci

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna essere come i bambini per guardare il cielo... pronti a scoprire e a vivere nuove avventure..
Osservare l'infinito ti porta inevitabilmente ad un viaggio dentro te dove quello che scopri magari non ti piace.... essere quello che gli altri hanno deciso che tu sei.... Ogni persona ha timore di scoprirsi debole o diverso da quello che vorrebbe e non voler accettare in fondo quello che realmente e'..... Noi non possiamo cambiare come siamo ma possiamo decidere chi siamo
Ma forse a ben guardare stasera c'e' un po' di foschia...meglio rientrare....
Le stelle possono aspettare

Anonimo ha detto...

Esprimere un desiderio vedendo una stella cadente e' in fondo delegare al fato la propria vita. . .

Anonimo ha detto...

"... delegare al fato la propria vita"

esagerato!

Oscuria ha detto...

Sono felice di sapere che avete amato Galefona "quasi" quanto io la amo...dalla nascita
Bisogna nascere sotto una buona stella
Baci per 21..

Anonimo ha detto...

Un desiderio sotto le stelle ha sempre un pizzico di magia in piu'...