martedì 7 maggio 2013

Carciofata 2013

 
le birre in ghiaccio
Nell'anno 480 a.c. nei pressi della cittadina di Himera, si svolse una cruenta battaglia che vedeva affrontarsi gli eserciti di Cartagine (attaccanti) ed un gruppo di fanti e cavalieri  che difendevano le città della Sicilia (attaccati)

La battaglia fu cruenta e sanguinosa , molti furono i caduti di  entrambi gli schieramenti, ma alla fine la spuntarono i Sicelioti. E sebbene siano passati quasi duemila e cinquecento anni, i resti di quella battaglia sono stati portati alla luce solo pochi anni fa. Quello che si è ritrovato è la dimostrazione di quanto sanguinoso fu  quello scontro.
la battaglia di Hymera (480 ac)

Dopo questo evento storico e devastante , la piana di Himera trascorse 2473 anni di sonnolenta pace. La vita scorse tranquilla, lontana dai luoghi dove si faceva la storia e dove, per questo, si moriva. Ma si diventava anche eroi.

E appunto, dopo 2473 anni, ossia nell'anno  1993 d.c. ecco che un'altro cruento avvenimento doveva sconvolgere la serenità e la opulenza di questi assolati luoghi.
In una sperduta contrada di questa estesa vallata dell'Imera, oggi denominata Garbinogara,  un giovane ed audace signorotto decise di interrompere la monotonia di quella esistenza. “La Valle - disse  - deve ritrovare i fasti , il terrore e la audacia che hanno nobilitato  queste terre 2473 anni fa".

Ma non fu una battaglia a far riemergere i fasti del passato, bensì una carciofata!

In un ameno e bianco casolare, Fefo de Garbi riuscì ad unire attorno alla stessa brace, una numerosa schiera di uomini, donne, cani e bambini, che, ignari di essere protagonisti di un evento storico, parteciparono  con entusiasmo e coraggio. Da allora si sono susseguite ben 20 edizioni ed il clamore provocato da questi eventi, ha oramai oscurato e ridicolizzato i fatti di 2 mila e 500 anni fa.

Il 6 maggio 2013, sì è svolta, appunto, la 20^ edizione della carciofata. Anche se gli archeologi non sono tutti concordi nel indicare il 1993 quale anno di inizio della kermesse. Ma la cynararcheologia (la branca della archeologia che si occupa di carciofate) non si è ancora dotata di moderni strumenti di indagine e le verità storiche sono ancora avvolte nel fumo delle 20 (o più) grigliate.

i dolci prima dei carciofi
Lo schema è quello classico. Dichiarare di organizzare una festicciuola per pochi intimi, per poi ,alla fine, trovarsi in mezzo ad una sterminata multitudine di invitati di ogni razza, di ogni provenienza, credo religioso, sesso , età. Inglesi, belgi, piemontesi, cerdesi, aliesi, cefaludensi collesanesi, magiari , panormiti, maltesi, valloni, drepanumensi e via dicendo. Una vera babele.

Le operazioni  iniziano di buon mattino, il campo di battaglia deve essere preparato con molta cura ed ogni particolare studiato alla perfezione. Nulla è  lasciato al caso. La nobildonna Bric de Spuches, complice e compagna di Fefo de Garbi, ha sempre voluto ed ottenuto che ogni carciofata  oscursse i fasti di quella precedente Un crescendo che condurrà inevitabilmente nel baratro della pazzia questi due infaticabili sognatori
I cani, per esempio, sono divisi in tre fasce. Quelli pericolosi in gabbia, quelli tranquilli in libertà, quelli imprevedibili e pavidi al guinzaglio.

Anche i bambini sono stati selezionati in modo da non creare disturbo. Si muovono in gruppo e in modo indipendente, scegliendo con autonomia cosa, quando e dove mangiare. Le mamme si mescolano tra di loro con abili spostamenti tra le linee e nessuno riesce ad individuare chi sia il figlio o la figlia di chi.

Molti adulti sono storici frequentatori di passate carciofate, ma i nuovi non devono sentirsi a disagio anche se tra i vecchi qualcuno tenta di screditare i presenti asserendo che i migliori sono rimasti a casa.Il sobillatore, subito individuato da orecchie (volutamente)  indiscrete, viene zittito con disonore. 

tappi e cicche
Nel bel mezzo della kermesse, arriva il menestrello che con la sua valigetta colma di giochi musicali vuole stupire gli ospiti i quali, conoscendo il musicista, hanno  snobbano il suo concerto che , come sempre, prevede un repertorio triste ed obsoleto.Solo Armo di Alia, mosso a pietà,  collabora con il musicista offrendo la sua voce ed il suo senso del ritmo.
Qualcuno, per non morire di noia, chiede addirittura l'inno di Mameli.

Il punto più alto della scorribanda musicale si raggiunge quando viene intonata la celebre Blowing in the wind che  coinvolge tutti ed in primo luogo l'unico che capisce veramente quello che canta. Il cavaliere maltese  Mark de Gozo.

E dopo 6 e forse 7 portate di salumi, formaggi, pasta, gattò di patate, carni e salsicce, ecco che arrivano i dolci a segnare l'inizio della fine delle ostilità. Ognuno tenta solo di ammirare, ma non mangiare i dolci a causa di evidenti e più che palesi problemi di linea, ma fortunatamente un saggio illuminato comunica che con quello che abbiamo già insaccato senza lamenti, il limite massimo di assimilazione metabolica è stato ampiamente superato e, caloria più  caloria meno, i dolci non provocheranno ulteriori danni . Il Titanic sta affondando, che sarà mai un cannolicchio di Campofelice di Roccella?

Puntualmente verso le 5 de la tarde arriva il momento meno atteso che, però, caratterizza la carciofata: i carciofi. C'è chi fa finta di gioire alla notizia. E scappa. Altri mostrano palese sdegno. I più millantano inesistenti allergie alla pietanza, e c'è  persino chi afferma di disconoscere il significato della stessa parola carciofata. E si allontana dai tavoli quatto quatto.

Ma i tentativi di evitare il carciofo bruciacchiato sono inutili. Il carciofo alla brace è un dovere cui nessun  può sottrarsi. Il prezzo da pagare è troppo alto: divieto di partecipazione alle future 8 edizioni.
Un prezzo troppo alto, insopportabile. Anche i carciofi vengono quindi divorati!

amedeo il dalmata




2 commenti:

Ester ha detto...

DIVERTENTISSIMO.
MA ORA VORREI SPECIALIZZARMI IN CYNARARCHEOLOGIA. IN QUALE UNIVERSITA' SI DEVE ANDARE?

ester

Anonimo ha detto...

ma i personaggi sono veri? chi è questo mark de gozo?