lunedì 4 novembre 2013

fratelli, sorelle


A Sara

"Occorre esercitare l'arte di allentare la presa, pur continuando a ritenere cara la Vita e ad amarla"

Enzo Bianchi

La voce di donna ha il timbro limpido del canto e il profumo muschiato dei ruscelli di montagna, di quelli che scivolano saltando di sasso in sasso, compiendo minuscole curve nel piccolissimo letto d'acqua, inerpicandosi coraggiosi sulle pietre più grandi, accelerando spavaldi nelle discese, inoltrandosi audaci nell'umidità fitta e nel silenzio verde dei boschi alpini.

La voce di donna inattesa sbuca fuori dal cappuccio candido del saio colore della panna fresca, supera le luminose e leggere travature della chiesa si solleva tra le particelle dell'atmosfera attraversa le mansuete colline delle langhe, raggiunge la montagna e la valle del cuore degli uomini 

" Perchè ti rattristi, anima mia. Perché ti agiti in me? Spera in Dio. Io ancora potrò lodarlo".

La ripetizione della parola del mitznoor è lavoro di scavo, effetto di onde che si seguono nell’anima, libera la totalità e la potenza della parola divina contenuta nella Torah. La Storia non è la Memoria, ma la Parola. Piove, quando arriviamo

Accanto al monastero la piccola fontanella. L’acqua libera le emozioni, lascia fuoruscire spontanei i sentimenti

L’ albero nel prato verdissimo è vecchio, frondoso: sotto i suoi rami antichi, sediamo e discutiamo.
 Il Tempo diviene evento in cui l’alterità si dona, incontra l’altro, contiene la relazione, impegna la nostra umanità da cima a fondo: "Agape", l'amore di Dio si avvera solo attraverso l'amore dell'uomo.

Sediamo sulla terra, un’estensione di noi.Il viale lungo e diritto, interpuntato di grossi massi chiari conduce ad una minuscola chiesetta del XI secolo, quasi la Porziuncola, semplice e disadorna, altissimo il campanile si allunga a sfiorare il cielo: le campane chiamano il Signore

Come cervo assetato, il passo incerto e spesso fallace, l'Uomo percorre l' esilio della Terra, nella malinconia e nell'assenza. Sovente viene attratto da  idoli: il potere di fascinazione del Nulla
sperimenta il peccato, il male, la scoperta della Via della Morte, le lacrime esprimono la materialità della sua anima. E dunque occorre scegliere: la scelta é l'Amor Maior, il libero arbitrio, una conoscenza di sé più netta e realistica, sincera. Per via di conoscenza, provvidenza, liberazione, alleanza, troveremo la Via della Vita

“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo a un cuore sapiente”Salmo 98

La fiducia divenga centro spirituale: io non ho paura, io non temo la paura della paura: Tu sei con me. Dall’alleanza dei sensi, attraverso il cuore, sede della vita conscia, e i reni, dell'inconscio, si perviene all’intuizione di un significato: l’unità della persona modula il dualismo tra spirituale e materiale. Nulla di spirituale é possibile nell’uomo, se non nel corpo, e attraverso il corpo

La Luce ci porta a scorgere la nostra Ombra, ogni cosa è buona se accolta con rendimento di grazie, ma a patto di un lavoro di pulizia del proprio ego. Nel movimento avvolgente della polarità morte-vita, nella dimensione spazio-tempo del cadere e del rialzarsi, viene chiarita la fatica della creazione, imperativo l’obbligo dell’appropriazione e l'approfondimento della conoscenza di Dio.

La preghiera é la risposta dell’uomo alla parola di Dio, é parte di quel cerchio ermeneutico che dal bacio di Dio, arriva all’uomo e rimanda a Dio con la preghiera. Direttore d’orchestra, Dio convoca uomini e Natura per una sinfonia armonica di bellezza, un grande concerto . L’opera delle nostre mani divenga salda; la mortalità é limite, che però dà forma”

“Dio ha creato l’uomo, ha creato il tempo: nel tempo noi siamo, diveniamo, viviamo”

Sant’Agostino


“Frema il mare e quanto racchiude la terra e quanti l’abitano, applaudano i fiumi, acclamino i monti il Signore che viene per governare la terra”.

Nel sogno, il linguaggio del divenire

"Se così fosse, che viviamo solo una piccola parte della nostra vita, cosa succede al resto?"

 Oscuria

Post Scriptum dell’autrice: il pezzo ha fine qui, la mia esperienza continua
 

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